A seguito del trasferimento di competenze dal Ministero per le attività culturali al Ministero delle politiche agricole e forestali e del turismo l’invio delle istanze per la riqualificazione negli alberghi è stato posticipato a data da definirsi.

La disciplina risalente al 2015 prevede un credito d’imposta pari al 65% dei costi sostenuti per:

  • riqualificazione edilizia (interventi di manutenzione straordinaria, interventi di restauro e risanamento conservativo, interventi di trasformazione);
  • eliminazione delle barriere architettoniche (rimozione ostacoli fisici, progettazione/realizzazione di prodotti e ambienti utilizzabili da tutte le persone, eliminazione di barriere sensoriali e della comunicazione);
  • incremento dell’efficienza energetica (riqualificazione energetica, interventi sull’involucro edilizio, sostituzione parziale/integrale di impianti di climatizzazione);
  • acquisto di mobili e componenti d’arredo destinati esclusivamente alle strutture alberghiere (rifacimento o sostituzione di cucine, mobili e complementi di arredo da interno e da esterno, mobili fissi, pavimentazioni di sicurezza, realizzazioni di centri benessere).

Rientrano tra gli interventi di cui sopra la coibentazione degli immobili, l’installazione di impianti fotovoltaici o pannelli solari termici, l’installazione di schermature solari esterne per la riduzione dei consumi legati al condizionamento, impianti elettrici, termici e idraulici per la riduzione del consumo energetico (tra cui anche illuminazione led e attrezzature a classe energetica A, A+ , A++, A+++).